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La Necropoli Di Castel D'Asso
Pubblicato il 12/12/2019 da Pietro Antonio Barbanera

Qui, nel silente ammanto che racchiude

l’estremo asilo di una stirpe avita,

par di vedere dalla pietra rude

spaziare ancor la grande ombra romita.

 

In Tomba Grande un sibilo dal tufo eroso

e il viandante trepido che ascolta,

popolo ancor oggi cupo e tenebroso

che mantiene il segreto di una volta.

 

Senza ogni voce, un suono desolato

fa emergere un passato memorando

mentre un vuoto cupo e gelido è celato

sempre tra queste eccelse opere spaziando.

 

Qui dove ognun riposa, sopra gli alberi ancora

sostano i merli al nido e par che alianti

risorgan le anime d’allora

con Castel D’Asso nei remoti canti.

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Il Duomo Di Orvieto
Pubblicato il 01/10/2019 da Accademia Barbanera

Arte eccelsa, di un color rosato

emerge della facciata la bellezza.

Con i mosaici e le bronzee statue, vive animato

il capolavoro nella sua grandezza.

 

L’organo freme con le canne al vento

che vibrano in un sospiro d’armonia:

dai suoi palpiti nasce un dolce accento

per pindarici voli della melodia.

 

Svettan le guglie verso l’alto cielo

come in un invito verde di speranza:

il cionico rosone, quasi un velo

sembra a tutti richiamar la fratellanza.

 

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Il Viaggio
Pubblicato il 01/10/2019 da Monica Giuliobello

corre veloce su di un binario attraversando il nebbioso paesaggio dai colori sbiaditi.


nelle carrozze ,

Ognuno in un guscio!

Viaggiatori silenziosi ognuno con il suo bagaglio nel cuore


Lo scorrere del treno sulle rotaie scandisce il tempo come il metronomo di un orchestra.

I pensieri si affollano

come strumenti impazziti suonano le emozioni.


Viaggiatori silenzioni

con occhi scrutatori da dietro le lenti scure, con fare sornione cercan di capire qualcosa in più del proprio vicino


Una voce meccanica avvisa della fermata

Alla stazione ...chi arriva, chi parte

ma nessuno saluta!


Viaggiatori silenziosi con facce piene di ombre che sembrano quasi odiare se stessi.


Corre sui binari e dal finestrino vedi le facce di chi hai lasciato in stazione , scorrono veloci le immagini della vita e capisci davvero che infondo la vita è come quel treno.


Passi veloce ,

ti fermi poco

In tanti anni. gente che è arrivata e gente che è partita

Qualcuno ha fatto un tratto di strada con te ,altri sono rimasti più a lungo e alla fine resti solo nella propria corrazza per quell' ultimo viaggio dove nessuno ti può accompagnare.


M.G.

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Consapevolezza
Pubblicato il 26/08/2019 da Monica Giuliobello

Come fiele in bocca è amara l'ingiustizia.

Non esiste onestà,

al cospetto della bilancia non vi è uguaglianza alcuna.

Si ha la consapevolezza che esiste solo il potere!

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Piccolo Uomo
Pubblicato il 04/03/2019 da Sapia Andriani
  1. Piccolo uomo

  2. Piccolo uomo portami via

  3. nel nuovo mondo - di fantasia

  4. dove tutto appare più bello

  5. dove si prova quel sentimento

  6. dove l’amore rimane dentro.

  7. “Piccolo uomo” sarebbe bello

  8. se mi regali un desiderio ...

  9. dove la vita è più serena

  10. con l’accoglienza tanto sincera

  11. ed il profumo … “di primavera”!...

  12. Proprio in quel bosco tanto incantato

  13. col grande prato da te circondato

  14. con la casina tanto piccina

  15. in cima all’albero … su in collina.

  16. Se tu farai quanto ti chiedo

  17. “piccolo uomo”…ne sarai fiero

  18. ed avrai sempre al tuo fianco

  19. “piccola donna” … come un incanto!…

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A Mio Padre
Pubblicato il 06/02/2019 da Monica Giuliobello

Con quello sguardo severo,a volte silenzioso eppure un tempo eri il mio idolo.

Era una conquista sedersi sulle tue ginocchia.

Ti ho amato,come solo una figlia può amare suo padre,eppure a volte oggi sembra solo un ricordo.

Resta viva la paura di essere inferiore alle tue aspettative,la stessa paura che mi ha resa insicura,

Mi hai cresciuta tarpando le mie ali

pur lasciandomi la libertà di sbagliare.

Non hai mai accettato il mio carattere indomabile,

la mia voglia di impare, di scalare quella parete fatta di onori e oneri che per te erano solo cose da uomini.

Eppure eccomi qui, con la stessa voglia di abbracciarti forte e dirti

Ti voglio bene papà.

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Nostra Italia
Pubblicato il 06/02/2019 da Andrea Calcagnile

Siamo tutti pronti a combattere

contro chi ci vuole abbattere,

in noi regna la più bella speranza,

che non sarà mai, mai abbastanza,

perché noi mai ci arrenderemo,

con le nostre glorie rinasceremo.

L’Italia è leggermente in crisi,

colmiamola di immensi sorrisi,

l’Italia non è la peggior nazione,

se l’è cavata in ogni situazione.

Tra noi non dobbiamo fare la guerra,

perché l’Italia è la nostra madre terra.

Qui esistono le persone indulgenti

pronte a farci sentire assai contenti.

Siamo di sangue europeo e americano,

ma nulla nei fossi sarà gettato invano.

Un degrado può capitare dopotutto

perché l’egoismo regna dappertutto.

Tra le vie coperte di nero asfalto,

molti, forse troppi guerrieri in salto

hanno abbandonato la propria vita,

sapendo che in guerra sarebbe finita.

Viva, viva l’Italia del 1861, evviva!

Viva, viva l’Italia nostra, sempre viva.

Contro tutto e tutti sfideremo la morte,

il destino, la sfortuna e la nostra sorte.

Viva l’Italia con tutte le sue vittorie,

imprese, conquiste, gioie e glorie.

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Scultura Di Natura
Pubblicato il 06/02/2019 da Isabella Scotti

pollinopinoloricato (1)

Ha   scelto

la   sua   dimora

affondando   le   radici

nella   terra   aspra,

tra   ciuffi   d’erba

sparsi   qua   e   là,

e   dure   pietre.

Ma   non   è

un   albero

come   tutti   gli   altri,

eretto,

teso   verso   il   cielo.

Il  vento,

di   una   potenza

inaudita,

ha   piegato

nel   tempo

i   suoi   rami,

che   imperterriti,

han   continuato  

a   crescere,

allungandosi  

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Finali - Ragazzo Di Carta
Pubblicato il 08/11/2018 da Accademia Barbanera

Aspettiamo sempre che tutto finisca

Passivamente.

Non facciamo mai nulla,

Cerchiamo al massimo una via di fuga.

Ma io sono stufo,

Stufo di lasciarmi tutto  scivolare dalle mani.


Dobbiamo combattere,

O almeno io devo 

E voglio.


E lo farò.



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Viltà
Pubblicato il 12/08/2018 da Andrea Calcagnile

Viltà

Oh maledetta e insidiosa paura!
Mi hai portato via la cura,
quella di allora
e questa di ora.
La vita non è uguale per tutti,
c’è chi mangia i semi e chi i frutti,
io mangio accanto al timore
e chissà come ne soffre il mio cuore.
Vorrei alzarmi e gridare,
chiudere gli occhi e scordare
l’attimo che mi colmò di tormento,
a causa di un errore fatto in quel momento,
eppure tutti sbagliamo,
ma non tutti ci angosciamo.
Oh quanto è bello il suono del vento!
Lo scruto come se fosse un portento,
il vento è libero come un uccello
ed io chiuso come un asinello.
Viltà, un giorno me la pagherai,
ti sconfiggerò e te ne pentirai,
sei la rovina di ogni essere umano
e nessuno ti vuole stringere la mano.
Alla morte darò la soddisfazione
di non aver vissuto con un’inclinazione,
ma un giorno il mio sogno realizzerò,
vivrò libero nell’aria quieta e volerò.

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PREGHIERA
Pubblicato il 03/08/2018 da DOLORES DALU

Non prego mai per te

o qualche volta si, ci provo.

Ma mentre va quel requiem

non seguo le parole.

Prego e ti penso.

Ripenso al tempo che non torna più,

la vita va, chissà quando finisce...

Io sono pronta ad un incontro nuovo

lassù, nel Cielo.

Tra le stelle

Come dicevi tu

Quando mi amavi tanto

Ed erano parole che andavano nel vento

Io ci credevo allora. 

Sarà così alla fine!


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RANDA
Pubblicato il 03/08/2018 da DOLORES DALU

Randa è 'na cagnetta eccezionale
Quanno ariva a Rascino se scatena,
Comincia a core, a fa' le capriole,
a fasse  tutto er giro de la piana
co' l'eleganza de 'na ballerina.
Po, ' tutt'a 'n botto te fa' 'na sceneggiata:
come vede 'n cespujo fa' la punta.
Ce poi scommette che si guardi sotto
trovi sortanto 'va vipera defunta.
Se fermeno li cani pe' rispetto,
come se usa tra bestie de mestiere.
Dura quarche minuto 'sto quadretto,
poi ripijeno a core tutti quanti assieme.
Ar gioco de 'sta bestia lazzarona
li cacciatori ce so' abituati...
Pero' 'sti Cristi  nu lo sanno ancora
che puro stavorta Randa l'ha cojonati.
E mo' che se ne va la compagnia
perché s'è fatto tardi e tocca anna',
cercamo Randa, ma è scappata via,
va a pijasse n'antro po' de libertà.
La vedi che veloce s'allontana,
è un punto nero, nun se vede più.
S'è persa tra li fiori de la piana,
un paradiso che vorresti tu.   
E Alberto che se svocia pe' chiamalla,
"RANDA,VI E' QUA!".Quella manco pe' gnente
continua a fa' l'indiana.
Poi, quanno s'è decisa, finarmente
ecco che core e vola che pare 'na farfalla!
E quanno sta vicina, da lo sguardo
pare te voja di': "Scusate de' ritardo."
E s'accuccia tranquilla
tra Briciola e Camilla.
Io so' sicura che doppo tanta festa
puro 'n cane prega e dice a Dio:
"Signore, fa' che ritorni presto
'n'antra giornata come questa".   

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