Qui, nel silente ammanto che racchiude
l’estremo asilo di una stirpe avita,
par di vedere dalla pietra rude
spaziare ancor la grande ombra romita.
In Tomba Grande un sibilo dal tufo eroso
e il viandante trepido che ascolta,
popolo ancor oggi cupo e tenebroso
che mantiene il segreto di una volta.
Senza ogni voce, un suono desolato
fa emergere un passato memorando
mentre un vuoto cupo e gelido è celato
sempre tra queste eccelse opere spaziando.
Qui dove ognun riposa, sopra gli alberi ancora
sostano i merli al nido e par che alianti
risorgan le anime d’allora
con Castel D’Asso nei remoti canti.
Arte eccelsa, di un color rosato
emerge della facciata la bellezza.
Con i mosaici e le bronzee statue, vive animato
il capolavoro nella sua grandezza.
L’organo freme con le canne al vento
che vibrano in un sospiro d’armonia:
dai suoi palpiti nasce un dolce accento
per pindarici voli della melodia.
Svettan le guglie verso l’alto cielo
come in un invito verde di speranza:
il cionico rosone, quasi un velo
sembra a tutti richiamar la fratellanza.
corre veloce su di un binario attraversando il nebbioso paesaggio dai colori sbiaditi.
nelle carrozze ,
Ognuno in un guscio!
Viaggiatori silenziosi ognuno con il suo bagaglio nel cuore
Lo scorrere del treno sulle rotaie scandisce il tempo come il metronomo di un orchestra.
I pensieri si affollano
come strumenti impazziti suonano le emozioni.
Viaggiatori silenzioni
con occhi scrutatori da dietro le lenti scure, con fare sornione cercan di capire qualcosa in più del proprio vicino
Una voce meccanica avvisa della fermata
Alla stazione ...chi arriva, chi parte
ma nessuno saluta!
Viaggiatori silenziosi con facce piene di ombre che sembrano quasi odiare se stessi.
Corre sui binari e dal finestrino vedi le facce di chi hai lasciato in stazione , scorrono veloci le immagini della vita e capisci davvero che infondo la vita è come quel treno.
Passi veloce ,
ti fermi poco
In tanti anni. gente che è arrivata e gente che è partita
Qualcuno ha fatto un tratto di strada con te ,altri sono rimasti più a lungo e alla fine resti solo nella propria corrazza per quell' ultimo viaggio dove nessuno ti può accompagnare.
M.G.
Come fiele in bocca è amara l'ingiustizia.
Non esiste onestà,
al cospetto della bilancia non vi è uguaglianza alcuna.
Si ha la consapevolezza che esiste solo il potere!
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Piccolo uomo
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Piccolo uomo portami via
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nel nuovo mondo - di fantasia
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dove tutto appare più bello
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dove si prova quel sentimento
-
dove l’amore rimane dentro.
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“Piccolo uomo” sarebbe bello
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se mi regali un desiderio ...
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dove la vita è più serena
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con l’accoglienza tanto sincera
-
ed il profumo … “di primavera”!...
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Proprio in quel bosco tanto incantato
-
col grande prato da te circondato
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con la casina tanto piccina
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in cima all’albero … su in collina.
-
Se tu farai quanto ti chiedo
-
“piccolo uomo”…ne sarai fiero
-
ed avrai sempre al tuo fianco
-
“piccola donna” … come un incanto!…
Con quello sguardo severo,a volte silenzioso eppure un tempo eri il mio idolo.
Era una conquista sedersi sulle tue ginocchia.
Ti ho amato,come solo una figlia può amare suo padre,eppure a volte oggi sembra solo un ricordo.
Resta viva la paura di essere inferiore alle tue aspettative,la stessa paura che mi ha resa insicura,
Mi hai cresciuta tarpando le mie ali
pur lasciandomi la libertà di sbagliare.
Non hai mai accettato il mio carattere indomabile,
la mia voglia di impare, di scalare quella parete fatta di onori e oneri che per te erano solo cose da uomini.
Eppure eccomi qui, con la stessa voglia di abbracciarti forte e dirti
Ti voglio bene papà.
Siamo tutti pronti a combattere
contro chi ci vuole abbattere,
in noi regna la più bella speranza,
che non sarà mai, mai abbastanza,
perché noi mai ci arrenderemo,
con le nostre glorie rinasceremo.
L’Italia è leggermente in crisi,
colmiamola di immensi sorrisi,
l’Italia non è la peggior nazione,
se l’è cavata in ogni situazione.
Tra noi non dobbiamo fare la guerra,
perché l’Italia è la nostra madre terra.
Qui esistono le persone indulgenti
pronte a farci sentire assai contenti.
Siamo di sangue europeo e americano,
ma nulla nei fossi sarà gettato invano.
Un degrado può capitare dopotutto
perché l’egoismo regna dappertutto.
Tra le vie coperte di nero asfalto,
molti, forse troppi guerrieri in salto
hanno abbandonato la propria vita,
sapendo che in guerra sarebbe finita.
Viva, viva l’Italia del 1861, evviva!
Viva, viva l’Italia nostra, sempre viva.
Contro tutto e tutti sfideremo la morte,
il destino, la sfortuna e la nostra sorte.
Viva l’Italia con tutte le sue vittorie,
imprese, conquiste, gioie e glorie.
Ha scelto
la sua dimora
affondando le radici
nella terra aspra,
tra ciuffi d’erba
sparsi qua e là,
e dure pietre.
Ma non è
un albero
come tutti gli altri,
eretto,
teso verso il cielo.
Il vento,
di una potenza
inaudita,
ha piegato
nel tempo
i suoi rami,
che imperterriti,
han continuato
a crescere,
allungandosi
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Aspettiamo sempre che tutto finisca
Passivamente.
Non facciamo mai nulla,
Cerchiamo al massimo una via di fuga.
Ma io sono stufo,
Stufo di lasciarmi tutto scivolare dalle mani.
Dobbiamo combattere,
O almeno io devo
E voglio.
E lo farò.
Viltà
Oh maledetta e insidiosa paura!
Mi hai portato via la cura,
quella di allora
e questa di ora.
La vita non è uguale per tutti,
c’è chi mangia i semi e chi i frutti,
io mangio accanto al timore
e chissà come ne soffre il mio cuore.
Vorrei alzarmi e gridare,
chiudere gli occhi e scordare
l’attimo che mi colmò di tormento,
a causa di un errore fatto in quel momento,
eppure tutti sbagliamo,
ma non tutti ci angosciamo.
Oh quanto è bello il suono del vento!
Lo scruto come se fosse un portento,
il vento è libero come un uccello
ed io chiuso come un asinello.
Viltà, un giorno me la pagherai,
ti sconfiggerò e te ne pentirai,
sei la rovina di ogni essere umano
e nessuno ti vuole stringere la mano.
Alla morte darò la soddisfazione
di non aver vissuto con un’inclinazione,
ma un giorno il mio sogno realizzerò,
vivrò libero nell’aria quieta e volerò.
Non prego mai per te
o qualche volta si, ci provo.
Ma mentre va quel requiem
non seguo le parole.
Prego e ti penso.
Ripenso al tempo che non torna più,
la vita va, chissà quando finisce...
Io sono pronta ad un incontro nuovo
lassù, nel Cielo.
Tra le stelle
Come dicevi tu
Quando mi amavi tanto
Ed erano parole che andavano nel vento
Io ci credevo allora.
Sarà così alla fine!
Randa è 'na cagnetta eccezionale
Quanno ariva a Rascino se scatena,
Comincia a core, a fa' le capriole,
a fasse tutto er giro de la piana
co' l'eleganza de 'na ballerina.
Po, ' tutt'a 'n botto te fa' 'na sceneggiata:
come vede 'n cespujo fa' la punta.
Ce poi scommette che si guardi sotto
trovi sortanto 'va vipera defunta.
Se fermeno li cani pe' rispetto,
come se usa tra bestie de mestiere.
Dura quarche minuto 'sto quadretto,
poi ripijeno a core tutti quanti assieme.
Ar gioco de 'sta bestia lazzarona
li cacciatori ce so' abituati...
Pero' 'sti Cristi nu lo sanno ancora
che puro stavorta Randa l'ha cojonati.
E mo' che se ne va la compagnia
perché s'è fatto tardi e tocca anna',
cercamo Randa, ma è scappata via,
va a pijasse n'antro po' de libertà.
La vedi che veloce s'allontana,
è un punto nero, nun se vede più.
S'è persa tra li fiori de la piana,
un paradiso che vorresti tu.
E Alberto che se svocia pe' chiamalla,
"RANDA,VI E' QUA!".Quella manco pe' gnente
continua a fa' l'indiana.
Poi, quanno s'è decisa, finarmente
ecco che core e vola che pare 'na farfalla!
E quanno sta vicina, da lo sguardo
pare te voja di': "Scusate de' ritardo."
E s'accuccia tranquilla
tra Briciola e Camilla.
Io so' sicura che doppo tanta festa
puro 'n cane prega e dice a Dio:
"Signore, fa' che ritorni presto
'n'antra giornata come questa".